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SET FOR THE CONTROL OF YOUR MIND

Neuroinformatics. Neuroeconomy. These are the kind of discipline that are the main field of studies inside Californian universities. The starting point is that in a world saturated with interactive technology, human brain is exposed to the risk to be hijacked.

This article is entitled “Set for the control of your mind”, because the matter is contemporary world as a system where mind control is already going. An article on TIME, April 23, 2018 “The Masters of Mind Control” can be referred as main source about the direction our world is moving on.

What we are going to say is not just a stereotype image focused on the darker side as such as “social media are creating a technology of addiction”, but also on the opportunities that this new world implies, if we will be able to have a critical threshold to understand the border between passive and active behavior.

It’s an old story, and it’s the foundation of magic: the Magus is the one who has became completely active. Now, in the contemporary world, to dominate media technologies is the modern attitude of magic. Another way to affirm this concept could be express saying magic is a ring of protection against invasion of external insiders of our thought.

We are going to affirm that consciousness is going to make the difference. The mocking system of “trigger, action, reward” is compulsive in people with low capacity of critical interpretation. Therefore, the activities that are since always the main task of people engaged in an esoterical pathway.

The real game is not for fun, as the giants of technology perfectly know: it’s about who control your mind. Of course, there’s always the possibility of opting out, but who will choose this option will be cut outside. Stay in, this means to accept the risk of manipulation, of course, but also the opportunity to generate anticorps and make value from the participation.

Technology allows to each one to get in touch with a potential of 2,1 billion people, that is something never happened in the history of humanity. Technology allows to each one of us to get quite every book we are looking for. Technology allows to each one of us to get in touch with the community we are looking for. Technology allows to each one to move around the world at a reasonable price.

THE OPEN TEMPLE wants to get the deal, realizing what it has been something always dreamed by the esoterical Orders: gathering together a community with a real propension towards emancipation through sharing knowledge.

Contact us: FondazioneM@gmail.com

I fratelli Rosselli

Molte cose si potrebbero dire di loro, tutte sostanzialmente sconosciute al grande pubblico. Eredi legittimi della tradizione mazziniana. Insigni studiosi della traduzione dell’eredità risorgimentale nel nuovo secolo. Araldi dell’intelligenza contro il totalitarismo. Fondatori di giornali (Non Mollare, Giustizia e Libertà, Quarto Stato) all’indomani del delitto Matteotti. Artefici della fuga del socialista Turati dal dilaniante giustizialismo di regime. Questa canzone non pretende certo di sostituirsi alla ricerca storica ma ha il desiderio di contribuire a fare in modo che chi vedrà questo messaggio senta il desiderio di approfondire, di conoscere.

L’immagine, elaborazione di due foto classiche di Carlo (a sinistra di chi guarda) e Nello Rosselli, è tratta da Casa della Cultura (http://www.casadellacultura.it/112/attualita-dei-fratelli-rosselli), invitando alla lettura dell’interessante articolo scritto da Francesco Somaini, presidente del Circolo Carlo Rosselli di Milano.

Il brano qui proposto è stato scritto e interpretato da Davide C. Crimi

Mediterraneo, Europa, scenari in mutamento

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Interessante ma, soprattutto, preoccupante. La tavola rotonda dal titolo “Mediterraneo in guerra, crisi dell’Europa” è stata occasione per un dialogo pubblico sicuramente molto stimolante, perché la qualità e il genere di informazioni trattate erano veramente distanti dal chiacchiericcio medio di prassi. Tutto ciò sarebbe avvincente, se non fosse che queste informazioni, oltre ad essere interessanti, sono gravi e preoccupanti.

Con la regia organizzativa dell’infaticabile Mario Forgione, responsabile della Biblioteca della Città Metropolitana, la tavola rotonda si è sviluppata con gli interventi di Federico Cresti e Sara Gentile dell’Università di Catania e di Fabio Mini, ex comandante della Nato in Kosovo, che hanno interloquito e commentato la relazione proposta da Lucio Caracciolo (foto), direttore di Limes, importante rivista di geopolitica in lingua italiana. Leggi il seguito di questo articolo >>

foto: Donato Scuto

Immigration: an epochal change and challenge

Dear Mesdames, Gentlemen,

This note follows the workgroup on the theme “immigration” that we discuss during the Madrid 2016 AGM of the EUROPE DIRECT network.

The general idea can be resumed in a negative part, a positive one and a sharing opportunities framework for a transnational pilot action on integration and intercultural dialogues.

The negative part is about the prevention of some communication mistakes that my generate attitude favorable to populistic and instrumental use of the concept of “solidarity”. This kind of attitude is the way to interpretng the concept as “I have to pay for”, which is exactly one of the main reason why people in the UK recent referendum voted for “brexit”. We can say the same about the walls that some countries in the Eastern border are building trying to prevent the problem.

The positive part is about the legal framework of this proposal, that is based upon 7th and 8th EU priorities, respectively “fundamental rights” and “new licy on migration”. In this field, the proposal we are doing is about the creation of some territorial laboratories about intercultural and interreligious dialogues, to create, alongside the essential dimension of efforts against terrorsm and rescuing at sea, a sense of opportunity that will be useful also for the creation of new kind of jobs about the “society of care”, involving anthropologist, psychologist, teachers of language, recovering the inner meaning of the European Union and its historical and philosophical mission of civilization.

This suggestion comes also by the recent (1st Sept 2016) visit of the Deputy President of the EU Commission, Frans Timmermans, in Siracusa (Sicily, Italy), where he held a session of the #EUDialogues and from which a concrete dialogue with expressions of the religious and non confessional organisations, that are the subject to generate with the kind of project we are suggesting.

This is the general framework, a more comprehensive and line-by-line operational plane will be generate after your feedback.

SICILIA, MEDITERRANEO

CENTRALITÀ GEOGRAFICA E CENTRALITÀ CULTURALE

NUOVI SPAZI DI SVILUPPO TRA PROBLEMI E CONTRADDIZIONI

di Davide C. Crimi*

*Ricercatore indipendente, responsabile EUROPE DIRECT Catania. Europe Direct è un network della Commissione Europea.

Fonte: European Parliamentary Research Service Blog – Accessi degli ingressi illegali in Europa, dati 2014

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Questa riflessione fa idealmente seguito agli #EUDialogues intrapresi dal Primo Vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans e, in particolare, al recente incontro a Siracusa, tenutosi l’ 1 Settembre al Teatro Antico, durante il quale sono emerse rilevanti considerazioni sulla centralità geografica e strategica della Sicilia alla quale non corrisponde una altrettanto definita centralità culturale.

Recuperare margini sul terreno della cultura significherebbe poter meglio reagire alle ondate di flussi migratori che segnano la svolta epocale di questo XXI secolo, con l’Italia – e la Sicilia in prima linea – nella morsa di questa pressione. Inaugurare, accanto ai centri di primo soccorso ed accoglienza, dei laboratori di dialogo interculturale e interreligioso, significherebbe non subire passivamente l’onda migratoria e trasformare il fenomeno gradualmente verso una nuova idea di socialità e di integrazione, recuperando i grandi temi del dialogo umanistico e filosofico, confessionale e non, in direzione di una più efficace azione sistemica verso la reciproca comprensione e l’integrazione sui valori europei.

Queste considerazioni si sviluppano anche attraverso le ulteriori analisi svolte durante l’ Annual General Meeting della rete EUROPE DIRECT tenuta a Madrid dal 17-19 ottobre 2016, che ha permesso un confronto, alla simultanea presenza di esponenti della rete territoriale, ramificata sull’intera estensione dei 27 Stati Membri (e con la presenza ancora del Regno Unito, in attesa delle determinazioni conseguenti al referendum che ha determinato la vittoria del “brexit”). La manifestazione della volontà di uscire dall’Unione Europea da parte dei cittadini inglesi, infatti, ha trovato nel tema dell’immigrazione un forte argomento che ha inciso in maniera estremamente significativa nel determinare l’esito del referendum. Dal punto di vista delle elaborazioni, si è trattato di riflettere sui lavori specifici tenuti a Bruxelles nello scorso marzo e con un focus specifico sugli Accordi di Dublino che regolamentano attualmente la posizione dell’Unione Europea sull’immigrazione.

L’idea generale può essere descritta con un’analisi che comprende: a) una parte negativa, b) una positiva e costruttiva, c) la definizione di un quadro delle opportunità di condivisione di un’azione pilota transnazionale, in materia di integrazione e dialogo interculturale.

La parte negativa riguarda la prevenzione di alcuni errori di comunicazione che hanno l’effetto di generare orientamenti favorevoli ad un uso populista e strumentale del concetto di “solidarietà”. Questo atteggiamento è il modo di interpretare questo concetto come un ulteriore peso per i cittadini europei, generando una risposta del tipo “sono io che devo pagare per loro”, che è esattamente uno dei motivi principali per cui la gente nel recente referendum del Regno Unito ha votato per “brexit”. Possiamo dire lo stesso dei muri che alcuni paesi del confine orientale stanno costruendo cercando di prevenire il problema: si tratta di palliativi che non possono arginare un fenomeno che è epocale e incommensurabile con esperienze ordinarie, catalogabili e prevedibili. Le dimensioni sono assolutamente differenti.

La parte positiva, la pars costruens di questa riflessione, è il quadro giuridico della proposta, che si basa sulle priorità definite dall’Unione Europea, rispettivamente, la 7 “diritti fondamentali” e la 8 “nuova politica in materia di migrazione”. Ciò significa che esiste un legal framework, un quadro d’azione legale (e finanziario), che permette di immaginare di ottenere sostegno dall’Europa in forma di aiuti concreti e specifici. In questo senso, la proposta che qui si delinea, rispetto alla quale siamo aperti per una costruzione condivisa, riguarda la creazione di alcuni laboratori territoriali, idonei a intraprendere azione stabile per dialoghi interculturali e interreligiosi, per creare, accanto alla dimensione essenziale degli sforzi  per le opere di salvataggio in mare, la prevenzione della devianza (prostituzione e droga, su tutti) e per prevenire il terrorismo, costruendo senso di opportunità e di speranza che saranno utili non solo per gli immigrati, ma anche per la creazione su base territoriale di nuovi posti di lavoro, imperniati sulla “società della cura”, coinvolgendo antropologi, psicologi, mediatori culturali, insegnanti di lingua e recuperando il significato interiore dell’Unione europea e la sua missione storica e filosofica di portatrice di civiltà.

Reinterpretando i suggerimenti giunti dalla richiamata sessione degli #EUDialogues, i numerosi e qualificati interventi di operatori territoriali hanno offerto la loro disponibilità, sensibilità e competenza, culminando in una serie di lettere, proposte e memorandum che sono state consegnate a Mr. Timmermans, sulla base della sua esortazione a svolgere, a distanza di un anno, una verifica, discutendone durante un nuovo appuntamento pubblico. “Così vedrete se parlare con me è utile o no” – ha detto testualmente il Vicepresidente UE.

Le condizioni che derivano dall’incontro/scontro tra diverse etnie e civiltà richiedono azioni di confronto attivo e reciproca comprensione. Su questa scia si innestano i  lavori svolti a Catania il 25 Ottobre, con la presenza del capo della Comunità dei Samaritani – e qui il discorso si allarga e si fa concentrico, perché dovremmo fare riferimento ad un altro modo di concepire Israele e la sua posizione geopolitica nel Mediterraneo – e le sessioni ulteriori del 3 Novembre, con la presenza di Suzana Glavaś (università “L’Orientale” di Napoli) e di Michele Gazich (musicista e compositore di fama internazionale), nonché di Emiliano Abramo (Comunità di Sant’Egidio) e di Kheit Abdelhafid (Presidente delle Comunità Islamiche di Sicilia), rappresentano dei passi in avanti in direzione di un progetto che, ci auguriamo, potrà estendersi a tutte le organizzazioni che vorranno lavorare per dare al tema “immigrazione” un respiro diverso e conquistare credibilità per la difesa dei diritti umani, dei diritti fondamentali della persona e per reintegrare l’Europa nella sua dimensione più alta di portatrice di civiltà.

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English synopsis

This short exposition  can be resumed in a negative part, a positive one and a sharing opportunities framework for a transnational pilot action on integration and intercultural dialogues.

The negative part is about the prevention of some communication mistakes that may generate attitude favorable to populistic and instrumental use of the concept of “solidarity”. This kind of attitude is the way to interpreting the concept as “I have to pay for”, which is exactly one of the main reason why people in the UK recent referendum voted for “brexit”. We can say the same about the walls that some countries in the Eastern border are building trying to prevent the problem.

The positive part is about the legal framework of this proposal, that is based upon 7th and 8th EU priorities, respectively “fundamental rights” and “new policy on migration”. In this field, the proposal we are doing is about the creation of some territorial laboratories about intercultural and interreligious dialogues, to create, alongside the essential dimension of efforts against terrorism and rescuing at sea, a sense of opportunity that will be useful also for the creation of new kind of jobs about the “society of care”, involving anthropologist, psychologist, teachers of language, recovering the inner meaning of the European Union and its historical and philosophical mission of civilization.

This suggestion comes also by the recent (1st Sept 2016) visit of the Deputy President of the EU Commission, Frans Timmermans, in Siracusa (Sicily, Italy), where he held a session of the #EUDialogues and from which a concrete dialogue with expressions of the religious and non confessional organisations, that are the subject to generate with the kind of project we are suggesting. Other recommendations.follow the workgroup on the theme “immigration” that we discuss during the Madrid 2016 AGM of the EUROPE DIRECT network.

This is the general framework, a more comprehensive and line-by-line operational plane will be generate after your feedback.

Davide C. Crimi

Independent researcher, responsible in charge EUROPE DIRECT in Catania. Europa Direct is a network of the European Commission

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   Youtube:https://youtu.be/Znqqc4nj4FE

There are not righteous wars

#EUDialogues: Memorandum di Siracusa

MemorandumLIBERA Siracusa 1 settembre 2016

 

Documents to the attention of Mr. Frans Timmermans, E.C., given in Syracuse, Sept. 1, 2016 / Documenti presentati a Siracusa in occasione della visita del Primo Vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans:

ETNA MYSTES

ETNA MYSTES

Un sincero ringraziamento a tutti quanti hanno preso parte all’iniziativa di questo “Mystery Play” sulle balze del vulcano attivo più alto d’Europa, dove abbiamo celebrato insieme una piccola ascensione mistica.
A sincere thanks to all those who took part in the initiative of this “Mystery Play” on the slopes of the highest active volcano in Europe, where we celebrated a little mystical ascension.
 
Il tempo cronologico – estremamente ristretto – non ci ha impedito di realizzare tutte le sequenze importanti per lo sviluppo narrativo e coreografico del “plot” programmato; il tempo metereologico è stato perfetto e ci ha dato la gioia di avere la fase conclusiva di questo “racconto per tableaux vivants” con lo sfondo superlativo della zona sommitale visibile e ammantata di filamenti di nubi sulfuree. Spero perdonerete qualche momento di tensione che – è quasi inevitabile – ha costellato qualche istante del nostro percorso, considerando che questo è in fondo il sale della vita e della produzione artistica, a maggior ragione nel caso di un progetto ambizioso e low budget come questo.
 
The chronological time – extremely small – not prevented us from achieving all important sequences for the narrative and choreographic “plot” planned; the meteorological time was perfect and gave us the joy of having the final phase of this “storytell in tableaux vivants” with the background of the superlative summit area visible and wrapped in strands of sulfurous clouds. (Note: the full moon should have been a warrant against a raining day, but the alignment between Moon and Neptune was a very dangerous warning!) – I hope you will forgive some moments of tension that – almost inevitably – has scattered a few moments of our path, whereas this is basically the spice of life and artistic production, more so in the case of an ambitious and low budget like this.
 
Ringrazio in particolare i nostri ospiti esterni che hanno dato un valore aggiunto preziosissimo all’iniziativa – Daniele Poli, Alessandro Marcelli, Ilaria Stella, Carlo Antonelli – la nostra sessuologa di riferimento, Susanna Basile; i nostri Roberto e Mariella, outsider dei mondi invisibili; il nostro percussionista Ousmane.
 
Special thanks to our guests from outside who have given a very precious value added initiative – Daniel Poli, Alessandro Marcelli, Ilaria Stella, Carlo Antonelli – our sexologist reference, Susanna Basile; our Roberto and Mariella, outsider of the invisible worlds; our percussionist Ousmane.
 
Un ringraziamento speciale va a tutto il cast di Danzamente (di cui invito a fornire i nomi completi per inserirli nei credits) e che di cuore conserviamo l’immagine e naturalmente a Nella Regalino che ha curato in modo qualificato e raffinatissimo non soltanto l’aspetto esterno delle coreografie ma anche e soprattutto le dinamiche interne di relazione e le corde sottili di tensione.
 
Special thanks to all the cast of Danzamente (including invitation to provide the full names for inclusion in the credits) and that we maintain the image of the heart and of course to the Regalino who cared so qualified and refined not only the appearance outside of the choreography but also the internal dynamics of relationship and the subtle tension.
 
Confido di riuscire, insieme a Marco Pirrello, di cui insieme abbiamo apprezzato le qualità e il potenziale, di riuscire ad allestire un montaggio icastico ed efficace, di cui a breve potremo offrirvi il risultato.
 
I am confident of success, along with Marco Pirrello, which together enjoyed the quality and potential, aiming to set up an assembly vivid and effective, of which we can quickly give you the result.
 
Un’ultima considerazione: noterete che il titolo è passato dal “piffero” di Etna Piper ad una nuova coscienza che lo configura come “Etna Mystes” [Mystes | Definition of mystes by Merriam-Webster www.merriam-webster.com/dictionary/mystes

plural mys·tae\-ˌstē\ or mys·tai\-ˌstī\. Definition of MYSTES.: an initiate in a mystery (as in the Eleusinian mysteries)], per significare che il passaggio è stato conseguito.

One last point: you’ll notice that the title has gone from “pipe” of Etna Piper to a new consciousness that configures it as “Etna Mystes” [Mystes | Definition of mystes by Merriam-Webster www.merriam-webster.com/dictionary/mystes: plural mys · tae \ -Ste \ or mys · tai \ -ˌstī \. Mystes .: Definition of an initiate into a mystery (as in the Eleusinian mysteries)], to mean that the transition has been achieved.
Ricordo infine che questa iniziativa si è svolta in simultanea azione con 100 Thousands Poets for Change the World, e siamo fieri di questa nostra azione nel mondo visibile e invisibile.
 
A final note to remember that this initiative was part with the all-around-the-world 100 Thousands Poets to change the world, and we are proud of this action both into the visible and invisible world.

 

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