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ATRIO DI NUOVA LUCE

Sono donna che non c’è

glavasUna recensione alla silloge poetica di Suzana Glavaš dovrebbe riconoscere dapprima la struttura del verso, che è in prevalenza spezzato, franto, tanto da far pensare al Porto Sepolto, dove i versi si disintegrano al punto da lasciar per ogni riga tre, due parole, addirittura una semplice congiunzione, meglio se avversativa o.

Un tentativo di interpretazione psicologizzante andrebbe sùbito in cerca delle ragioni che hanno condotto l’anima lieve di questa donna a destrutturarsi, a deflagrare come accade alle sue parole. Contro questa antitetica scorciatoia si staglia immediatamente una composizione che assume il compito di disinnescare ogni didascalia, e dice:

Non chiederti perché 

non pensare a come

è sempre un’eco

che spiega 

cose nuove

In questo modo, senza dire, è apparsa la spiegazione dell’inspiegabile, che può avvenire soltanto attraverso e per la rinuncia al voler tutto comprendere con la mente e finalmente disporsi ad aprire la porta del cuore.

Resta l’enigma dell’assenza in cui ci si può trovare, leggendosi nell’anima.

Suzana Glavaš Sono donna che non c’è Aracne 2013

 

ATRIO DI NUOVA LUCE

ATRIO DI NUOVA LUCE

Scopo di questo almanacco è offrire una piattaforma aperta e qualificata per depositare spazi di memoria – scripta manent – per tutti coloro, uomini e donne, che sono impegnati in un percorso di conoscenza rivolto ad una concezione della vita orientata al progresso nel sapere, nelle libertà, nei diritti umani, per una moderna idea di illuminismo, dove le parole siano restituite all’integrità dei loro significati. L’almanacco sarà presto disponibile in versione cartacea presso le librerie convenzionate e come ebook attraverso il link collegato alla copertina.

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Per contatti e informazioni: FondazioneM@gmail.com

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