Per chi se n’è accorto e per chi non se n’è accorto, l’eclisse di luna del 27 luglio è stato un evento formidabile, che ha portato uno squarcio di verità sulle nostre vite. Quando la verità entra nella vita, è come una lama affilata: taglia, recide, illumina. Espunge ciò che non può rimanere. Su questo, è evidente, nessuno può dare un’interpretazione unica e universale, perché ognuno ha la sua verità e l’evento siderale va declinato secondo la rifrazione della coscienza individuale. Ma se qualcuno si sta chiedendo, in questi giorni successivi, cos’è che lo induce a questa inattesa e nuova profondità di analisi, ecco, l’eclissi ha la sua parte.
Eclissi di Luna totale del 27 Luglio 2018 – manifestazione visibile e interpretazione
In alcun modo possiamo relegare questo evento alla categoria delle illusioni, perché non si tratta di illusioni ma di SEGNI, così com’è scritto nel libro della Genesi (I,14), si tratta di SEGNI che marcano il tempo ordinario e, quando come in questo caso, trattandosi di eventi non ordinari e non ricorrenti in forma ciclica, epoche.
Trattandosi di SEGNI, potremo quindi interpretarli. Nel farlo, il primo punto che viene in rilievo è che questa eclissi, che ha oscurato interamente il disco lunare nel giorno del Plenilunio, ne ha reso rosso il colore e, progredendo verso la massima intensità nell’ora che gli astronomi hanno definito, dalla latitudine e longitudine che ci sono proprie per la Collina di Roma, le 22:22, ponenendola sotto le ali del Cherubino. Chi vuole, potrà calcolarne il Numero.
Il secondo punto da trattare è inerente la congiunzione con Marte, che era visibile in basso a destra rispetto alla Luna, nella massima fase perigea della sua orbita – cioè massimamente vicina alla terra – e spelendente di un rosso fiammeggiante.
Il RUBEUS è da riferire anche alla posizione stagionale del Sole, che si trova in Leone. La prima nota contraddittoria è legata proprio alla posizione di Marte, in congiunzione con la Luna ma in opposizione al Sole.
Riguardo ai N::S::R:: dovremo rilevare inoltre che l’eclissi, per l’effetto di svuotamento della luce solare sulla superficie della Luna, di fatto ha trasformato il Plenilunio in Novilunio, rendendo chiaramente inopportuno operare durante le fasi di svolgimento dell’eclissi. La celebrazione della Luna Piena, quando non scelto di saltarla, avrebbe potuto svolgersi soltanto dopo la reintegrazione della Luce Solare e, per prudenza e moderazione, come dicono i N::S::R::, in forma minore e con attitudine penitenziale. Il canto del Salmo Lev Tahor, cuore dei Sette Salmi da recitare al Novilunio, appare importante per il suo fulcro nodale sulla reintegrazione del cuore.
Oltre all’opposizione di Marte al Sole, è da notare la coincidenza di moti retrogradi (cioè apparentemente in direzione contraria al flusso naturale delle orbite) che accomuna nel cielo di questo giorno ben cinque pianeti: oltre allo stesso Marte, Mercurio, Saturno, Nettuno e Plutone.
Tutto sembra indicare difficoltà epocali che vanno risolte.
L’Adepto non costipi il suo cuore di fronte a questo solenne e terribile spettacolo: tutti gli Erranti torneranno gradualmente al loro corso, da qui a Gennaio 2019. Ecco una tavola sinottica dei moti:
Pianeta | Segno | Inizio Moto R | Fine Moto R |
Mercurio | Capricorno | 26 Luglio | 19 Agosto |
Venere | Scorpione | 7 Ottobre | 17 Novembre |
Marte | Aquario | 27 Giugno | 28 Agosto (Capricorno) |
Saturno | Capricorno | 18 Aprile | 8 Settembre |
Urano | Toro | 8 Agosto | 7 Gennaio ’19 (Ariete) |
Nettuno | Pesci | 19 Giugno | 25 Novembre |
Plutone | Capricorno | 23 Aprile | 1 Ottobre |
Anche questo non va valutato oltre misura: astra inclinant, sed non necessitant. Né la fenomenologia dei moti retrogradi è evento così raro: sempre nel corso dell’anno si determinano questi transiti. All’Adepto il compito di trasformare queste inclinazioni in energie vitali in risposta al problema dell’oggi che i grandi Arconti trainano. Infine, l’eclissi è finita, la luce è ritornata, tutto si compie per chi lavora con lena e opera con giustizia e intelletto e cuore.
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