Nelle foto sopra, alcuni momenti della presentazione del libro “L’Albero di Zaffiro” di Annarita Barbagallo. Organizzato nell’ambito delle iniziative del Giorno della Memoria. l’incontro è stato occasione per uno scambio a più voci che ha aperto significative riflessioni sulla tremenda memoria dei terribili eventi delle leggi razziali e della Shoah. Accanto a questi significati civili e politici, stimolante la prospettiva offerta dal libro presentato, che compone una interessante tessitura delle relazioni tra psicoanalisi, ebraismo e natura intima del linguaggio, che ha aperto un serrato dibattito che si è sviluppato in una conversazione tra gli intervenuti. Testo e contesto si sono sviluppati fino a toccare una pluralità composita di temi di cui sarebbe necessario comporre un atlante, spaziando dalla riflessione sulle vicende storiche dell’ebraismo siciliano alla relazione con cristiani e musulmani, toccando temi teologici e metafisici e reintroducendoli nella dimensione della psiche e della relazione tra mente e cuore. Il vero problema è stato consentire a Mauro Agata di Catania Libri, dopo oltre tre ore e mezza di interessanti analisi e animato dibattito, di chiudere. In realtà, anche lui si è trovato molto d’accordo nel dire “ne è valsa la pena”. Per la memoria, per il presente, per il futuro.
[Articolo di Davide C. Crimi, foto di Donato Scuto]
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